CHIRURGIA DEL VOLTO
Blefaroplastica
L'intervento
Prima di procedere all’intervento correttivo di blefaroplastica può essere consigliato al Paziente di sottoporsi a una visita oculistica che deve comprendere la determinazione del campo visivo e la misura del tono oculare. Possono essere richiesti, in casi particolari e soprattutto alle donne, gli esami di screening della funzionalità tiroidea.
L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale. La durata dell’intervento è di circa 45 minuti se interessa le sole palpebre superiori, di 2-3 ore se eseguito anche sulle palpebre inferiori. Come spesso avviene in chirurgia plastica, si tratta di un intervento complesso e non routinario, in quanto la procedura da adottare, ben lungi dall’essere completamente standardizzabile in ciascun soggetto, può prevedere varianti di tecnica e difficoltà dipendenti dalle variazioni anatomomorfologiche individuali.
Tipologie di Blefaroplastica
- Blefaroplastica Superiore: L’intervento classico alla palpebra superiore prevede un’incisione di forma e di aspetto variabile secondo le indicazioni, condotta in modo da far cadere la cicatrice nella piega naturale delle palpebre e renderla, di fatto, poco visibile quando il soggetto mantiene gli occhi aperti.
- Blefaroplastica Inferiore: L’intervento alla palpebra inferiore può essere condotto per via esterna o attraverso un’incisione transcongiuntivale. Nel primo caso (blefaroplastica per via esterna) è condotto attraverso un’incisione che decorre pochi millimetri sotto la linea delle ciglia e si prolunga di poco lateralmente all’angolo esterno dell’occhio. Le borse adipose, secondo le tecniche, possono essere ridotte (asportate) o riposizionate per correggere eventuali difetti a livello del solco lacrimale (occhiaie). Si procede quindi alla rimozione della cute, se in eccesso. . Nel secondo caso (blefaroplastica transcongiuntivale), l’incisione è eseguita solo attraverso la congiuntiva (faccia interna della palpebra inferiore). L’eventuale eccesso cutaneo è corretto con incisione cutanea subciliare o con tecniche alternative (laser assistite o peeling chimici). Se l’elasticità della palpebra inferiore è scarsa, possono essere attuate alcune procedure chirurgiche (ancoraggio della parte laterale della palpebra al margine dell’orbita) finalizzate a sostenere efficacemente la palpebra inferiore e quindi a ridurre al minimo l’evenienza di una sua retrazione (abbassamento) a distanza di alcune settimane dall’intervento. In alcuni casi è presente un solco sotto le borse delle palpebre inferiori; per la sua correzione è possibile procedere alla trasposizione del grasso, anziché alla sua rimozione (tecnica di LoebHamra).
La convalescenza variabile da paziente a paziente.
È consigliabile, inoltre, riposare con il capo sollevato su due cuscini per 2 o 3 notti. Nella maggior parte dei casi è comunque consigliata una settimana di riposo. Per circa due settimane dovrà essere evitata l’attività sportiva al fine di evitare gli sbalzi di pressione con il conseguente rischio di sanguinamento o formazione di ematomi.
Sedute di massaggio dolce e di linfodrenaggio palpebrale potranno essere fatte dopo alcuni giorni, secondo le indicazioni del Chirurgo, per favorire un più rapido smaltimento degli edemi (gonfiore).