CHIRURGIA DELLA MANO

Dito a Scatto

DITO A SCATTO
Dottor Antonio Russo Chirurgo Plastico Medicina Estetica Ricostruttiva e Chirurgia della Mano
Il dito a scatto, detto anche tenosinovite stenosante, è un disturbo in cui una delle dita delle mani rimane in posizione piegata, per poi raddrizzarsi con un brusco scatto (come se venisse tirato e rilasciato un grilletto, ``trigger finger``). La malattia è causata dal restringimento della guaina sinoviale che circonda il tendine del dito colpito. Il disturbo è spesso doloroso e, in condizioni particolarmente gravi, può determinare un vero e proprio blocco funzionale della sede colpita. I sintomi del dito a scatto possono includere
- dolore alla base del dito colpito quando si prova a muoverlo,
- spiccata rigidità,
- caratteristico rumore (come un clic) durante lo spostamento, soprattutto al risveglio al mattino.
Nella maggior parte dei casi il dito a scatto è un fastidio piuttosto che una malattia grave, ma se trascurato può rendere molto difficili le attività quotidiane perchè con il tempo andrà a bloccarsi in modo permanente in posizione piegata.

La tecnica chirurgica

La diagnosi del dito a scatto è essenzialmente clinica: il medico può diagnosticare il disturbo basandosi sull’anamnesi (storia clinica del paziente) e sull’esame obiettivo. L’esame fisico consente al medico di identificare le zone dolenti, verificare la fluidità dei movimenti chiedendo al paziente di chiudere e aprire la mano (passaggio dalla posizione di flessione a quella di estensione). Con la palpazione del palmo della mano, in corrispondenza dell’articolazione metacarpo-falangea, il medico può rilevare la presenza di eventuali noduli sottocutanei, spesso dolenti. Pur essendo meno frequente rispetto alle altre terapie, l’approccio chirurgico può essere necessario per situazioni di blocco più problematiche, per le quali le altre terapie si siano dimostrate inefficaci.
Il chirurgo inciderà alla base del dito, per poi intervenire al fine di sbloccare il tendine interessato e restituirgli la capacità di scorrimento nella guaina.
L’intervento viene valutato quando l’approccio conservativo non ha dato i risultati sperati o quando altri fattori (patologie concomitanti, entità del dolore, …) rendano impraticabili altre strade. L’intervento è semplice, rapido (5-20 minuti) ed effettuato in anestesia locale, ma potrebbe essere necessario un certo riposo dal lavoro per qualche giorno.

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DOMANDE FREQUENTI
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La maggior parte dei pazienti viene invitata dal chirurgo a muovere il dito immediatamente dopo l’intervento; il caratteristico click durante il movimento viene meno fin da subito, mentre comune avvertire dolore nel palmo della mano a seguito dell’operazione; tenendola sollevata rispetto alla posizione del cuore può aiutare a smaltire più rapidamente gonfiore e dolore.
Anche se l’incisione chirurgica guarisce entro poche settimane, potrebbero essere necessari 4-6 mesi affinché il gonfiore venga completamente riassorbito; può infine essere utile un breve percorso fisioterapico, per il completo recupero funzionale della mano.

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